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IL GIORNO DEL RICORDO
07/02/2020 09:27
ll Giorno del Ricordo è la giornata dedicata alla memoria delle vittime delle foibe che si commemorano ogni anno il 10 febbraio.
Il Giorno del ricordo è stata istituito con la legge del 30 marzo del 2004 con l'obiettivo di non perdere la memoria storica delle vittime italiane che tra l’ottobre del 1943 e il maggio del 1947 vennero imprigionate, fucilate e gettate nelle cavità carsiche dell'Istria e della Dalmazia, appunto le foibe, dalle milizie iugoslave di Tito, e per ricordare l’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
La prima ondata di violenza esplose dopo la firma dell’armistizio, l’8 settembre 1943: in Istria e in Dalmazia gli jugoslavi di Tito si vendicarono contro i fascisti che, nell'intervallo tra le due guerre, avevano amministrato questi territori con durezza, imponendo un'italianizzazione forzata e reprimendo e osteggiando le popolazioni slave locali. Con il crollo del regime - siamo ancora alla fine del 1943 - i fascisti e tutti gli italiani non comunisti vennero considerati nemici del popolo, prima torturati e poi gettati nelle foibe. Morirono, si stima, circa un migliaio di persone. Le prime vittime di una lunga scia di sangue.
Poi con il trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947, la Jugoslavia ebbe il diritto di confiscare tutti i beni dei cittadini italiani e questo causò l'esodo forzato delle popolazioni italiane istriane e giuliane che fuggirono a decine di migliaia, abbandonando le loro case e ammassando sui carri trainati dai cavalli le poche masserizie che potevano portare con sé.
L’Amministrazione Comunale di Massa Lubrense ricorda le vittime delle foibe convinta che una sempre più approfondita e puntuale conoscenza degli orrori dei quali il genere umano è stato vittima nei secoli non è affatto parte di quella che qualcuno ha definito «la cultura del piagnisteo»,del “politicamente corretto” ma, al contrario, premessa necessaria per una vigile coscienza civica a livello planetario.
l «non sapere», il «non vedere-non sentire-non parlare» ci rendono complici ed è sciocco fare una classifica di carnefici o distinguere le differenti categorie di «male», gli eccidi sono eccidi, le morti sono morti.
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