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25 NOVEMBRE GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
25/11/2016 09:38
A cura della Dott.ssa Sonia Bernardo:

Il 25 novembre è stato scelto nel 1999 come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne dall’Assemblea Generale della Nazioni Unite .
Questa Giornata , come l’ONU ha stabilito, segna l’inizio dei Sedici giorni di attivismo contro la violenza basata sul genere, che hanno lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere ad agire per il cambiamento. I sedici giorni di attivismo si estendono fino alla Giornata dei diritti umani del 10 dicembre.
L’Amministrazione Comunale di Massa Lubrense con il Sindaco Lorenzo Balducelli e l’Assassore alle Pari Opportunità , Sonia Bernardo, ha definito “ Percorso Donna”il periodo 25 il novembre 2016 – 8 marzo 2017 , nel corso del quale si terranno varie manifestazioni per un benessere femminile a 360 gradi : camper della salute per la prevenzione dei tumori al seno e delle patologie tiroidee, presentazioni di libri scritti da e per le donne ed anche una testimonianza diretta.
Si inizia venerdì , 25 novembre , con l’installazione in Largo San Ludovico da Casoria , in via Filangieri e all’ingresso della Casa Comunale di sagome che ripropongono la figura femminile in ricordo delle 60 donne , uccise in Italia dal partner o più spesso da un ex, da gennaio a giugno di quest’anno, come riporta una nota dell’ANSA.
Sulle sagome sono riportati i loro nomi ed accanto ad esse ci sarà un paio di scarpe rosse.
Le “ Zapatos Rojos “ sono nate come progetto d’arte pubblica dell’artista messicana Elina Chauvet che nel 2009 espose la sua installazione di 33 scarpe rosse a Ciudad Juarez, la città dove il tasso di femminicidio è così elevato da essere definita “la città che uccide le donne”.
Alla seconda esposizione , nel 2012, le scarpe erano diventate già 300 e in Italia l’adesione a tale iniziativa è stata tale che le scarpe rosse sono diventate simbolo della violenza contro le donne in genere.
La lotta contro tale violenza , nel mondo globalizzato, non deve avere sosta o confini; il fenomeno è stato definito paradossalmente il più democratico che esista al mondo perché non discrimina tra paesi sottosviluppati o sviluppati, o in base alle classi sociali o all’istruzione, religione o forme di governo.
Non si può affrontare il problema , che è fondamentalmente culturale, senza coinvolgere gli uomini : il problema della violenza sulle donne è di tutti, uomini e donne.
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